top of page

Malnutrizione e Strategie Per il Dimagrimento (parte 1)

Obesità: dati riguardanti il fenomeno e conseguenze

Iniziamo questo primo articolo del nostro blog parlando di una problematica che affligge la maggior parte della popolazione, quella della malnutrizione e del sovrappeso. Partiamo snocciolando un po' di dati per far comprendere quale sia la gravità del fenomeno sovrappeso e obesità.


Il dato più imbarazzante lo fornisce l’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità). Nel 2015 ha Infatti comunicato che per la prima volta nella storia la quota di morti dovute a sovralimentazione è maggiore di quelle dovute a sottonutrizione (65% della popolazione mondiale vive in paesi ad alto medio reddito, in cui sovrappeso e obesità uccidono più della sottonutrizione).


Se andiamo a vedere nel dettaglio la situazione di alcuni paesi del mondo, gli Stati Uniti sono quelli in cui il sovrappeso sta prendendo l’aspetto di un’epidemia: il 68 % della popolazione è sovrappeso e di questa il 40% è obesa (oltre 40 milioni di persone!).  In Europa le percentuali più alte le abbiamo nel Regno Unito con il 61 % di persone in sovrappeso e di questo il 25 % obese. Per quel che riguarda l’Italia ci aggiriamo intorno al 45 % di sovrappeso con il 10 % di obesità (fonti OCSE 2011). Questi dati purtroppo hanno avuto un trend di crescita positivo negli anni successivi.

Oltre alla sovralimentazione (e malnutrizione) l’altra variante che incide profondamente è l’attività fisica. Il 21% della popolazione europea dichiara di non camminare per più di 10 minuti al giorno, il 37,5 % dichiara di camminare meno di 30 minuti e solo 1,6 % dichiara di camminare almeno 120 minuti al giorno. (dati EUROBAROMETER). Se andiamo a vedere la situazione in Italia, solo il 20 % della popolazione ha dichiarato di praticare uno sport con continuità, un 10 % ha dichiarato di svolgerlo saltuariamente, e il 29 % di fare un’attività fisica regolare (corsa ,ciclismo , nuoto ) pur senza praticare uno sport. Il dato più importante è che il 41 % della popolazione si dichiara completamente sedentario! (Dati 2001)


Dato ancor più sconcertante è quello che riguarda i bambini. Un indagine condotta dal Ministero della Salute su un campione di 50000 bambini iscritti alla classe terza, protratta per 8 anni, da come risultato che il 21,3 % dei partecipanti all’ indagine è sovrappeso e l’ 9,3 % è obeso . L’unica cosa positiva di questa indagine è che dal 2008 al 2016 c’è stato un calo di qualche punto percentuale di sovrappeso ed obesi.


Perché bisognerebbe riflettere accuratamente su questi dati? Quando si parla di sovrappeso, solitamente si pensa solo all’aspetto estetico del problema, la classica fascia di adipe o l’inestetismo che ci rende tanto restii a spogliarci al mare o a mettere un vestito più attillato. La criticità dei dati invece riguarda l’aspetto salute e benessere.

Si stima infatti che la sedentarietà e il conseguente sovrappeso provochi :                      

  • 1.9 milioni di morti l’anno                                        

  • 10-16% dei casi di diabete, cancro alla mammella e cancro del colon                    

  • 22% dei casi di cardiopatia ischemica


Questi dati dovrebbero indurci a pensare che il problema più serio legato a sovrappeso e obesità non è quello estetico ma quello del benessere.


E’ implicato inoltre un aspetto sociale in tutto ciò: basti pensare solo che il costo economico del sovrappeso e dell’obesità è circa il 2-7% del costo totale della sanità (dati europei), ed un obeso costa allo stato italiano nell’arco della sua vita 100.000 € in più rispetto ad un normopeso!


Riguardo all’aspetto patologico , l’obesità è un fattore di rischio determinante per ipertensione, dislipidemia e diabete ( fattori della cosiddetta “sindrome metabolica”) ,che a loro volta sono legati allo sviluppo di cancro , ictus e infarto ischemico.


Tutti questi dati spaventano un po', ma sono la perfetta fotografia di quale calamità sia l’obesità (e il sovrappeso che è il primo passo verso questa). Spaventa ancor di più sapere che, mentre fino a qualche anno fa l’età della popolazione obesa era compresa soprattutto tra i 40 ed i 65 anni, ora si sta abbassando notevolmente. Un’ alimentazione errata insieme all’inattività fisica e alla sedentarietà, fanno sì che 1 bambino su 4 sta già sviluppando gravi situazioni patologiche presenti nella sindrome metabolica. Uno studio dell’Istituto Auxologico Italiano del 2001 condotto su 1500 bambini e adolescenti obesi, ha dimostrato che:                                                    

  • il 16% era portatore di fattori di rischio legati a malattie cardiovascolari e mortalità precoce        

  • il 27% presentava ipertensione sistolica                                

  • il 15% presentava ipertensione diastolica                                

  • il 35-40% presentava steatosi epatica (fegato grasso)

 

Se tutto ciò non basta a far capire l’importanza della cultura alimentare e dell’attività fisica , occorre ricordare che il tessuto adiposo, più precisamente gli adipociti ( le cellule adipose) che si formano soprattutto nell’età  dello sviluppo fisico, quindi infanzia e adolescenza , rimarranno per il resto della vita, cioè potranno cambiare in conformazione (magari nel dimagrimento diventano più piccole) ma non nel numero. E’ quindi chiara l’importanza di mantenere un fisico magro; è talmente importante che il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (World Cancer Research Fund) mette come prima regola per la prevenzione dei tumori, il “mantenersi snelli per tutta la vita”.


Voglio chiudere questo primo articolo, visto tutto ciò che abbiamo detto, con una riflessione, che è anche una speranza, rivolta ai genitori: cerchiamo di insegnare ai bambini un educazione alimentare e sportiva , e se non l’abbiamo noi stessi , proviamo a cambiare abitudini , proviamo a dare un esempio concreto così che i piccoli non subiscano e ripetano gli errori dei propri genitori.


 Preserviamo la nostra salute, ma soprattutto quella dei nostri bambini!

Articolo a cura di Michele Berzellini , Dottore in Scienze Motorie e dello Sport, istruttore e personal trainer presso la palestra Jungle Fit di Gualdo Tadino e precedentemente presso la palestra Flex Village di Foligno. Specializzato nel lavoro con clienti patologici , Master Elav Exercise fo Healt ,e nel dimagrimento , Master Elav Slimming ,entrambi con qualifica europea EQF 5, oltre che nella preparazione fisica per lo sport , Master Elav Sport Performance, e per l’allenamento ipertrofico , Hypertrophy Training Elav.

 

bottom of page